Percorso senologia
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Percorso
Visita chirurgica senologica,
Ecografia seno,
Mammografia con tomosintesi,
Rm mammaria,
Biopsia mammaria,
Agoaspirato al seno

Scegliere questo percorso significa
Prevenzione
mirata
Diagnosi
precoce
Trattamento
mirati
Follow-up
costante
Visita chirurgica senologica
La visita senologica è un esame clinico specialistico finalizzato alla valutazione dello stato di salute del seno (mammella). È eseguita da un senologo, un medico specializzato nella prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie mammarie.
Cos’è la visita senologica?
È un controllo medico del seno che serve a individuare eventuali anomalie come noduli, cisti, infiammazioni o tumori, anche in fase iniziale. È utile sia in prevenzione che per il monitoraggio di condizioni già note. È preferibile farla come controllo preventivo soprattutto dopo i 40 anni.
In cosa consiste la visita?
- Anamnesi – raccolta di informazioni da parte del medico relativa alla situazione clinica attuale del paziente e alla storia clinica passata con riguardo all’età della prima gravidanza, alla durata dell’allattamento, all’età di comparsa e di eventuale scomparsa del ciclo mestruale e alla familiarità per il carcinoma della mammella, tutto ciò allo scopo di determinare la presenza di eventuali fattori di rischio.
- Osservazione morfologica delle mammelle in differenti posture (seduta, con braccia alzate, distesa, etc.) per valutarne dimensioni, simmetria e profilo.
- Palpazione delle mammelle per esaminare i prolungamenti ascellari, i cavi ascellari, i solchi sottomammari e le fosse sopra e sottoclaveari.
- Palpazione del capezzolo e dell’area limitrofa, per valutare eventuali ispessimenti o noduli. Infine una delicata spremitura del capezzolo per evidenziare un’eventuale secrezione di materiale liquido.
Ecografia seno
L’ecografia mammaria è un esame diagnostico non invasivo che utilizza ultrasuoni per visualizzare l’interno del tessuto mammario. È indolore, sicura (non usa radiazioni) e molto utile per individuare noduli, cisti, o altri cambiamenti sospetti nel seno. Uno strumento prezioso per la diagnosi precoce e il monitoraggio delle malattie mammaria, utilizzata anche come integrazione alla mammografia nelle donne più adulte.
Quando si fa? Come esame di prevenzione (soprattutto in donne giovani, sotto i 40 anni)
In presenza di sintomi come:
- Nodulo palpabile
- Dolore persistente
- Secrezioni dal capezzolo
- Cambiamenti cutanei o del capezzolo
- In associazione alla mammografia, per chiarire lesioni sospette o in seni densi
A cosa serve?
- Distinguere un nodulo solido da una cisti (liquida)
- Guidare biopsie o agoaspirati in modo preciso
- Monitorare formazioni già conosciute
- Supportare la diagnosi precoce del tumore al seno
Mammografia con tomosintesi
La mammografia è un esame radiologico del seno, indicata specialmente da donne sopra i 40 anni che utilizza basse dosi di raggi X per visualizzare l’interno delle mammelle e individuare eventuali anomalie. Viene eseguita su entrambi i seni (bilaterale) ed è uno strumento fondamentale per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno riducendo i falsi positivi (cioè sospetti non confermati) ed è utile per localizzare con precisione noduli o microcalcificazioni.
Un valido supporto alla mammografia digitale diretta è la tomosintesi (detta anche mammografia 3D). È una tecnologia avanzata che permette di acquisire immagini tridimensionali del seno, scatta più immagini a bassa dose da angolazioni diverse e le ricostruisce in strati sottili, migliorando la visibilità delle strutture interne.
Le caratteristiche del mammografo sono:
- Tomosintesi associata a mammografia convenzionale per individuare il 41% dei tumori invasivi
- Riduzione del numero di richiami non necessari
Risonanza mammaria
La risonanza magnetica della mammella è attualmente un esame di secondo livello; è utilizzato per la soluzione di problematiche diagnostico-cliniche non risolte dalle tecniche di studio convenzionale (mammografia ed ecografia). La risonanza magnetica del seno è un esame diagnostico avanzato che utilizza un campo magnetico e onde radio per ottenere immagini dettagliate delle strutture interne della mammella. L’esame ha una durata in media di 30-40 minuti.
Può essere eseguita:
- Senza mezzo di contrasto (senza mdc)
- Con mezzo di contrasto (con mdc), a base di gadolinio, per aumentare la visibilità dei tessuti., richiesto in questo caso di portare dei valori del sangue.
La risonanza mammaria viene eseguita per:
- Per valutare anomalie sospette non ben definite con mammografia o ecografia
- In donne con seno molto denso, in cui altri esami risultano meno chiari
- In caso di sospetto tumore multicentrico o bilaterale
- Per valutare protesi mammarie o complicanze (es. rotture)
- Per il controllo post-operatorio o monitoraggio dopo terapiaNelle donne ad alto rischio genetico (es. mutazioni BRCA1 o BRCA2)
Consigliamo di eseguire l’esame tra il 7° e l’11° giorno del ciclo mestruale, quindi all’incirca verso la fine delle mestruazioni e per una settimana dalla fine delle stesse.
Biopsia mammaria
La biopsia mammaria è una procedura medica che consiste nel prelievo di un piccolo campione di tessuto dal seno per analizzarlo al microscopio. Serve a determinare la natura di una lesione (benigna o maligna) rilevata durante esami diagnostici come ecografia, mammografia o risonanza magnetica.
Quando si esegue?
La biopsia è indicata quando:
- Viene rilevato un nodulo sospetto al seno
- Sono presenti microcalcificazioni o altre anomalie radiologiche
- È necessario confermare o escludere un tumore
- Si devono valutare lesioni già note per definire il tipo cellulare.
Come si svolge
la Biopsia
- Il medico disinfetta la zona e applica anestesia locale.
- Con l’aiuto di un’ecografia o altro imaging, guida l’ago nella lesione.
- Viene prelevato uno o più campioni.
- Si applica una medicazione compressiva e si danno istruzioni post-procedura.
Agoaspirato al seno
- Determinare se una formazione è benigna o maligna
- Analizzare noduli, cisti o linfonodi sospetti
-
Guidare la diagnosi precoce del tumore al seno
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È spesso il primo passo nelle indagini su un’anomalia mammaria
- In presenza di un nodulo palpabile o visibile all’ecografia
- Per studiare cisti con contenuto liquido
- In caso di linfonodi ingrossati (es. in sede ascellare)
- Come guida per il monitoraggio di lesioni note
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