Percorso Vein Center

Vein Center: la cura delle tue vene, con te in ogni momento.

Il Vein Center rappresenta oggi uno dei modelli più avanzati e funzionali nel panorama della medicina vascolare. La possibilità di accedere a cure specialistiche, tecnologie moderne e trattamenti personalizzati in un unico luogo rende queste strutture un punto di riferimento per chi desidera prendersi cura della propria salute.
Al suo interno operano medici angiologi, chirurghi vascolari, infermieri specializzati e tecnici che collaborano in modo multidisciplinare per offrire al paziente un percorso completo, personalizzato e altamente professionale. Pensato per tutti quei pazienti che soffrono di disturbi legati alla circolazione venosa, siano essi sintomatici o semplicemente alla ricerca di una valutazione preventiva.
In un’epoca in cui il benessere passa anche dalla prevenzione e dalla tempestività nell’intervento, rivolgersi a un Vein Center può fare la differenza tra il disagio quotidiano e una vita attiva e sana.

Percorso

Visita chirurgica angiologica,
Ecocolordoppler arterioso e venoso arti inferiori,
Safenectomia con laser,
Flebectomia,
Varicectomia parziale

Scegliere questo percorso significa

Cos’è?

Il Vein Center è un centro medico specialistico dedicato al trattamento delle patologie venose, in particolare quelle che colpiscono gli arti inferiori come le vene varicose, l’insufficienza venosa cronica, le flebiti e le trombosi.

È la capacità di integrare diverse metodiche di trattamento, che spaziano dalla terapia conservativa (calze elastiche, farmaci venotonici, modifiche dello stile di vita) fino alle più moderne tecniche mininvasive, come:

  • laser endovenoso
  • radiofrequenza
  • scleroterapia eco-guidata
  • colla endovenosa.
  • safenectomia con laser
  • flebectomia
  • varicectomia parziali

Visita Chirurgica Angiologica

La visita chirurgica angiologica è una valutazione medica specialistica che si concentra sullo studio delle arterie, delle vene e del sistema linfatico. Il suo scopo principale è quello di individuare patologie a carico dei vasi sanguigni, come l’insufficienza venosa, le varici, le trombosi, le placche aterosclerotiche o le ischemie. È definita “chirurgica” perché lo specialista che la esegue, oltre a formulare una diagnosi, è anche in grado di valutare se il paziente necessiti di un intervento operatorio, oppure se sia più indicato un trattamento conservativo, come l’uso di farmaci, calze elastiche o modifiche dello stile di vita.

Quando è utile
o necessaria?

  1. La visita chirurgica angiologica non è riservata esclusivamente ai pazienti già affetti da malattie vascolari. Viene consigliata anche in presenza di sintomi sospetti, come gambe gonfie o dolenti, sensazione di pesantezza, crampi notturni o formicolii. Anche i cambiamenti visibili a occhio nudo, come la comparsa di vene varicose, discromie cutanee o lesioni che non guariscono, rappresentano segnali da non sottovalutare. Inoltre, chi ha una familiarità con malattie cardiovascolari, ha già subito episodi di trombosi o presenta fattori di rischio importanti, può trarre grande beneficio da una valutazione preventiva o di controllo.
  2. La visita è altrettanto importante nei pazienti che devono affrontare un intervento chirurgico, per escludere o gestire eventuali problematiche circolatorie che potrebbero aumentare il rischio operatorio. Infine, chi è già stato sottoposto a un intervento di chirurgia vascolare (come la safenectomia o l’angioplastica) ha bisogno di controlli periodici per monitorare i risultati e prevenire recidive.

Ecocolordoppler arterioso e venoso arti inferiori

Una parte fondamentale della visita è rappresentata dall’esame strumentale, solitamente l’EcocolorDoppler. Si tratta di un’indagine ecografica non invasiva che consente di visualizzare in tempo reale il flusso del sangue all’interno dei vasi sanguigni. È composto da due modalità:

  • l’ecografia tradizionale, che mostra la struttura anatomica dei vasi
  • il doppler, che consente di valutare la velocità e la direzione del flusso sanguigno

Grazie a questo esame è possibile individuare restringimenti arteriosi, reflussi venosi, trombi o anomalie della circolazione. L’EcocolorDoppler fornisce una visione chiara e immediata della funzionalità vascolare, risultando uno strumento diagnostico di enorme valore per il medico.

Come si svolge
l’esame?

L’esame viene eseguito in ambulatorio, ha una durata variabile tra i 20 e i 40 minuti e non richiede alcuna preparazione specifica. Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino e il medico applica un gel conduttivo sulla pelle delle gambe. Attraverso una sonda collegata all’ecografo, lo specialista esplora il decorso delle vene e delle arterie, osservando in tempo reale le immagini sul monitor. Durante l’esame, il medico può chiedere al paziente di cambiare posizione o di eseguire alcuni movimenti per valutare il comportamento del flusso sanguigno.

Safenectomia Con Laser

La Safenectomia con Laser, nota più propriamente come Ablazione Laser Endovenosa (EVLA – Endovenous Laser Ablation), rappresenta una delle metodiche più innovative e meno invasive per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica, causa principale delle vene varicose. Questa tecnica ha rivoluzionato l’approccio alla patologia venosa degli arti inferiori, offrendo un’alternativa efficace e ben tollerata alla safenectomia chirurgica tradizionale (stripping).

L’obiettivo dell’EVLA è chiudere e disattivare la vena safena (grande o piccola) malata – responsabile del reflusso di sangue verso il basso e della conseguente dilatazione delle vene superficiali – permettendo al flusso sanguigno di essere reindirizzato verso le vene sane e profonde. ‘EVLA è una procedura mininvasiva che utilizza l’energia di un raggio laser per “bruciare” e sigillare dall’interno una vena malata. A differenza dello stripping, che implica l’asportazione fisica di un segmento più o meno lungo della vena safena attraverso incisioni chirurgiche, l’EVLA non rimuove la vena ma la “oblitera” (la chiude) lasciandola in sede.

Vantaggi dell'EVLA
rispetto alla safenectomia tradizionale

L’ablazione laser endovenosa presenta numerosi vantaggi che l’hanno resa la procedura di elezione per molte forme di insufficienza safenica:

  • Mininvasività: Assenza di incisioni chirurgiche ampie (in particolare all’inguine), con conseguente riduzione del trauma tissutale.il doppler, che consente di valutare la velocità e la direzione del flusso sanguigno
  • Anestesia Locale: Generalmente eseguita in anestesia locale, riducendo i rischi e i disagi associati all’anestesia generale o spinale.
  • Recupero Rapido: Il paziente può riprendere le normali attività quotidiane, inclusa la deambulazione e il lavoro leggero, già dopo 24-48 ore. Non sono presenti punti di sutura da rimuovere.
  • Minore Dolore e Disagio Post-operatorio: Il dolore e i lividi sono significativamente ridotti rispetto allo stripping tradizionale.
  • Risultati Estetici Superiori: Non lascia cicatrici visibili, grazie all’accesso puntiforme.
  • Efficacia Elevata: Studi clinici dimostrano tassi di successo a lungo termine (chiusura della vena) superiori al 95%.
  • Procedura Ambulatoriale: Spesso non richiede ricovero ospedaliero.

Flebectomia

La flebectomia è una procedura chirurgica minimamente invasiva utilizzata per rimuovere le vene varicose superficiali. Si tratta di un intervento indicato nei casi in cui le vene malate risultano visibili e facilmente accessibili, e quando altri trattamenti meno invasivi, come la scleroterapia o il laser, non sono sufficienti o non adatti al caso specifico. Questa tecnica consente di rimuovere le vene varicose attraverso piccole incisioni cutanee, con risultati estetici e funzionali molto soddisfacenti.

Come Funziona

La flebectomia consiste nell’asportazione chirurgica di tratti di vena varicosa localizzati, utilizzando microincisioni di pochi millimetri. È una tecnica eseguita in anestesia locale e in regime ambulatoriale dura solitamente tra i 30 e i 60 minuti. Attraverso piccoli tagli sulla pelle, il chirurgo dopo aver deterso la zona con antisettico da trattare, pratica delle microincisioni lungo il percorso delle vene varicose. Attraverso queste incisioni viene introdotto un piccolo strumento che serve per estrarre le vene malate e rimuoverle. Al termine dell’intervento, le incisioni vengono semplicemente coperte con cerotti sterili, senza necessità di punti. Il paziente può alzarsi e camminare subito dopo, anche se è consigliato indossare calze elastiche compressive nei giorni successivi.

Vantaggi della Flebectomia

  • Minimamente invasiva: Non richiede incisioni ampie o anestesia generale.
  • Rapido recupero: I pazienti possono riprendere la maggior parte delle normali attività entro pochi giorni.
  • Risultati immediati: Le vene varicose rimosse spariscono immediatamente.
  • Esteticamente gradevole: Le piccole incisioni portano a cicatrici minime o assenti.
  • Efficace: Rimuove fisicamente la vena malata, eliminando la fonte dei sintomi.

Varicectomia parziali

La varicectomia parziale è un intervento chirurgico impiegato per trattare selettivamente tratti di vene varicose compromesse, senza la necessità di rimuovere interamente il sistema venoso superficiale. Questa procedura rientra tra le tecniche chirurgiche conservative e mininvasive utilizzate per migliorare la funzionalità della circolazione venosa e l’aspetto estetico degli arti inferiori. È particolarmente indicata nei pazienti che presentano varici localizzate o recidivanti, e può essere eseguita sia come trattamento isolato, sia in combinazione con altre tecniche come il laser o la safenectomia.

Cos’è la varicectomia parziale

Con il termine varicectomia parziale si indica l’asportazione chirurgica mirata di tratti di vene varicose, attraverso piccole incisioni praticate sulla cute. A differenza della varicectomia totale, che prevede la rimozione dell’intera vena safena o di ampi segmenti venosi, questa procedura si concentra solo sui segmenti patologici. L’intervento si effettua solitamente in anestesia locale o loco-regionale, e può essere completato in regime ambulatoriale.

Come si svolge l’intervento

Durante l’intervento, il chirurgo individua i segmenti di vena malata, marcandoli prima dell’operazione. Attraverso piccole incisioni di pochi millimetri, rimuove i tratti di vena varicosa utilizzando strumenti specifici, come l’uncino di Muller. La procedura dura in media 30-60 minuti e al termine vengono applicati cerotti o bendaggi compressivi. Non è necessario l’uso di punti di sutura, e il paziente può generalmente tornare a casa poche ore dopo l’operazione.

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